Rimini | Ricettazione alimenti, tre denunce
A una prima occhiata sembravano normali operazioni di scarico e stoccaggio di generi alimentari effettuate, tra l’altro, in pieno giorno a due passi da viale Regina Elena, a Rimini. Ma i due finanzieri della Compagnia di Rimini hanno voluto vederci comunque chiaro e hanno chiesto l’esibizione delle fatture di acquisto della merce. La fattura, però non c’era, né altro documento idoneo al trasporto. Facile per le fiamme gialle fare due più due e decidere per un controllino in merito alle generalità dei tre trasportatori. “Uno di essi – spiegano dalla Guardia di finanza – è risultato gravato da numerosi precedenti di polizia, in particolare nel settore dei reati contro il patrimonio”.
Le verifiche non si sono fermate lì e, da un controllo più approfondito, i finanzieri hanno accertato che quelli scaricati a Rimini erano generi alimentari rubati qualche giorno prima a Cesena in uno dei depositi di un’azienda della provincia di Pesaro-Urbino, distributrice di parte della merce sospetta. E’ scattato, quindi, il sequestro dell’intero carico (tonno in scatola, conserve di peperoni e pesce azzurro, mitili e pregiate bottiglie di vino per un valore commerciale complessivo superiore ai 50 mila euro) che stava per finire sul mercato locale in totale evasione d’imposta. Parte della merce, quella per cui è stato più facile ricostruire una tracciabilità, è stata restituita al proprietario. Sequestrato anche il furgone per evitare una possibile reiterazione del reato.
I tre ‘trasportatori’ (B.A. 60enne della provincia di Ravenna, S.M. 50enne di Ravenna e V.B. 70enne di Rimini) sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rimini per il reato di ricettazione.